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Lezione del  25/03/2002

Affermazione n. estetica

Vediamo come nasce la rivoluzione in architettura.
Le punte più avanzate degli intellettuali, un certo numero di pittori comincia a prendere coscienza di un mondo diverso, nuovo. Si guarda al paesaggio industriale. Per paesaggio industriale non si intende un paesaggio in cui sia presente l'industria. Se osserviamo un quadro di Renoir ci accorgiamo che esso rivela una maniera di vita legata alla vita industriale. Per paesaggio industriale intendiamo un nuovo mondo dovuto all'avvento dell'industria.
Scoprono una tecnica che si basa sul "cogliere l'attimo", catturare delle idee di dinamismo. Arrivano ad una tecnica modernissima della vibrazione, della scomposizione senza la quale non si arriverebbe alla formulazione dell'architettura degli anni '20.

Cezanne si pone il problema di come fare a rendere presenti i volumi e ad aderire  contemporaneamente ad una logica moderna e frammentaria. Da qui "La logica Analitica". Egli vuole riportare tutto a forme primarie.
Se io mi muovo entro una cornice rinascimentale avrò una visione sintetica d'insieme.
Se io mi muovo in questa logica disgregatrice avrò una visione analitica.

Se mi muovo su una logica analitica mi muovo su delle disgiunzioni. Rompo la visione sintetica, distruggendo la prospettiva, "assonometrizzando" gli oggetti. Questo si afferma nel dare il colore, che viene dato in maniera arbitraria.

Nasce un qualcosa di completamente nuovo che parte dagli oggetti. E nasce dalla logica primaria degli oggetti. Entrano nel quadro attraverso la logica intera, ma senza forzature di tipo sintetico.
Questo avrà un peso fortissimo nella visione dell'architettura.
Il motivo per cui si usa l'assonometria e non la prospettiva è dovuto al fatto che l'assonometria è molto più analitica, è più astratta.

Picasso sostiene che l'arte è negativa, distrugge. Afferma che la sua opera è l'80% distruzione.
In Cezanne c'è ancora equilibrio. Con Picasso c'è l'idea che le nuove avanguardie assumono.

Dopo il 1914 le cose sono in accelerazione. Lo stile Art Nouveau si mette in crisi. Cominciano le divergenze.
Nel 1917 abbiamo la logica neoplastica. Alcune categorie sono già poste in crisi, ma poi con il Bauhaus si mette in crisi tutto. L'architettura in aderenza con l'architettura industriale. Bauhaus vuol dire "casa della costruzione". Nasce come una scuola di design, molto atipica. Non fa parte del sistema universitario.
L'obiettivo della scuola è come creare un'estetica, un modo di costruire legato al mondo industriale.
L'architettura all'inizio non è presente.
Weimer è una cittadina universitaria legatissima alla storia, alla tradizione di cittadina universitaria. Non è un posto a caso, è un posto importante. Sono entrati in collisione con la società locale e sono stati cacciati.
Il laboratorio del Bauhaus ha tutto, tessile, fotografie etc.
Il programma è reazione ad una crisi. E' un programma di rigenerazione e di cambiamento.

La costruzione è legata al concetto di discontinuità. Questo grazie all'avvento del cemento armato. La discontinuità non si riferisce solamente alla struttura, ma anche al "pacchetto costruzione": indipendenza degli elementi (cfr. curtain wall, facciata libera)

Il concetto di città è basato su una logica fortemente strutturata, fortemente regolata, con il piano regolatore. La città è concepita come una catena di montaggio. La devo dividere in zone (in fasi). In una zona lavoro, in un' altra ci sono attività terziarie etc.
Cerco di ottimizzare ogni zona (come la catena di montaggio).
La zona residenziale non è troppo lontana da quella industriale, ma dovrò comunque creare un cuscinetto.
Ed è inconfutabile perchè è legata alla catena di montaggio (zoning).
L'edificio del Bauhaus fa pensare ad un edificio che si espande, mentre l'edificio rinascimentale è chiuso, finito.

Forma/visione: l'architettura era dominata dalla prospettiva. Adesso cambia. Tutti gli elementi si sganciano l'un dall'altro (visione analitica).

Nell'architettura rinascimentale gli elementi sono riconoscibili, nominabili.
Si rompe l'idea che ci siano parti nominabili. Il tutto diventa una piastra, assolve a determinate necessità. Prendiamo in considerazione l'elemento iconico per antonomasia, la finestra. Nell'architettura rinascimentale è nominabile. In una visione moderna la chiamiamo asola, taglio, bucatura. Se io avvicino due piastre tra le due si crea un'asola.
Quindi mentre nel modello rinascimentale la visione è iconica , tutto il sistema basato sul paradigma industriale non deve parlare d'altro che della propria sua stessa funzione (l'estetica dell'ingranaggio è l'ingranaggio stesso).

Concetto di design: si parte dall'ottimizzazione della funzione, attraverso questo tipo di logica partendo dall'elemento primario. Non si parte da una logica preconfezionata, ma analitica.
Analicità, astrazione, oggettività, affrontare i problemi da un punto di vista razionale.

Catalizzatore: fa entrare tutti questi elementi.
L'elemento catalizzatore del Rinascimento è la prospettiva.
L'elemento catalizzatore della Rivoluzione Industriale è la trasparenza.

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